Ricorda: solo tu puoi rinfrescare la tua strategia di marketing… con meme e GIF!

Ricorda: solo tu puoi rinfrescare la tua strategia di marketing… con meme e GIF!

Se nelle ultime settimane in Italia la popolarità degli orsi ha avuto fortune altalenanti, tra aggressioni, incursioni domestiche e conseguenti petizioni, da oltre 70 anni negli Stati Uniti c’è invece un orso che continua a essere amato dalla maggior parte della popolazione, adulta e non, e che con altrettanta costanza ha sempre assolto a un compito ben preciso: ricordare agli americani che prevenire gli incendi accidentali è una responsabilità di tutti. Con il suo classico berretto da guardaboschi e il suo paio di blue jeans, Smokey Bear è diventato la mascotte indiscussa del Corpo dei Ranger Forestali e della lotta contro gli incendi accidentali, ma anche – ed è l’aspetto su cui intendiamo concentrarci – il simbolo di come una campagna pubblicitaria con un messaggio semplice, chiaro e forte possa resistere al trascorrere del tempo e adattarsi alla continua evoluzione dei media e delle modalità di comunicazione: dalle statiche illustrazioni sui poster alle pubblicità radiofoniche con celebrity come Bing Crosby e Roy Rogers, dai francobolli ai fumetti, dai promo tv ai canali social, sino ad arrivare all’ultima tendenza in termini di comunicazione visiva, ossia i meme e le GIF animate.

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Che cosa sono meme e GIF?

Secondo la definizione coniata dal biologo evoluzionistico Richard Dawkins, un meme è una sorta di pacchetto culturale, una unità base dell’evoluzione culturale umana che si diffonde e cresce in popolarità esattamente come accade a un tratto genetico di successo. Nella pratica un meme consiste in un’immagine, un video o una parola che, modificati in modo creativo e divertente, diventano portatori di un duplice senso, di un messaggio legato alla dimensione culturale originaria e al tempo stesso di destinazione, e che trovano una rapida diffusione online, soprattutto sulle piattaforme social. In tal senso una GIF, ossia una serie di fermoimmagine codificata in un unico file animato, ripetuto in loop, rappresenta la cugina prossima e dinamica del meme. Proprio per il loro contenuto ironico e i loro riferimenti puntuali alla cultura popolare, meme e GIF sono sempre più utilizzati per raggiungere, entrare in contatto e coinvolgere un nuovo pubblico, preferibilmente giovane, per dare valore aggiunto ai propri contenuti e per rivitalizzare il proprio brand.

Perché anche la tua onp dovrebbe usare meme e GIF per promuovere la propria causa?

Ormai è risaputo, una delle sfide che tutti dobbiamo affrontare online è catturare con immediatezza l’attenzione degli utenti e mantenere alto il loro interesse. Se un video può raccontare una storia di forte impatto, ma spesso ha una durata troppo lunga per tenere con sé fino alla fine gli utenti, una semplice immagine ha una fruizione più immediata, ma non può narrare la stessa storia con la dovuta profondità. Meme e GIF hanno invece il pregio di catturare rapidamente l’attenzione degli utenti e di restituire con altrettanta rapidità il significato, l’insegnamento della storia narrata, dal momento che si inseriscono in un linguaggio – quello della rete – e in un contesto familiari, in un insieme di riferimenti culturali riconoscibili per l’utente. A contribuire alla loro immediata fruizione e ad accrescerne l’efficacia interviene anche il loro stesso formato: le persone, come dimostrato da Visually, senza un supporto visivo ricordano solo il 20% di ciò che leggono ed ecco allora che meme e GIF offrono contenuti visivi interessanti, interattivi e coinvolgenti, di cui la tua onp si può servire per dare valore aggiunto alla descrizione della propria mission o alla spiegazione di una situazione complessa, ma anche per creare un legame emotivo e inclusivo con volontari e donatori, per creare una community in cui le persone si sentano accomunate da e si identifichino con un orizzonte culturale comune e di conseguenza condividano spontaneamente la causa promossa (e magari anche la relativa call to action).

Come può la tua onp usare meme e GIF in modo efficace nella propria strategia di marketing?

Il primo passo per decidere se adottare o meno una strategia di marketing è capire se possa avere senso per il proprio brand e per le persone che intende raggiungere. Conoscere il tuo brand e identificare il tuo pubblico sono quindi le premesse necessarie per poter usare meme e GIF senza compromettere l’immagine della tua onp o escludere potenziali donatori. Se ad esempio i tuoi donatori non conoscono molto bene il linguaggio e le dinamiche della comunicazione digitale, aggiungere meme e GIF potrebbe rivelarsi controproducente, perché ne deriverebbero incomprensioni o addirittura reazioni negative; se invece il pubblico di riferimento è giovane, o l’obiettivo è di raggiungere un pubblico più giovane, allora una strategia di meme marketing può essere la scelta giusta. E a proposito di obiettivi da conseguire è sempre importante che siano tracciati con anticipo e con chiarezza, siano essi di aumentare il numero di utenti che seguono gli account Facebook, Twitter o Instagram della tua onp, di re-indirizzare gli utenti dai social al sito internet oppure di fare rebranding, rinfrescando la tua immagine.

All’atto di creare il tuo meme (o la tua GIF), occorre tenere presenti una importante avvertenza e poche ma valide linee guida. L’avvertenza è di essere cauti: l’umorismo infatti non va bene per tutti né per tutte le occasioni. Tentare a ogni costo di essere divertenti e simpatici o forzare l’uso di meme e GIF solo per capitalizzare un trend può essere fastidioso, per non parlare poi di come uno scherzo inappropriato possa ritorcersi contro la tua onp e danneggiarne la reputazione. Meme e GIF devono essere semplici da fruire, da comprendere e da condividere. Nel caso dei meme di solito riscuote notevole successo fare ricorso, ad esempio, a frasi tratte da film e da serie tv famose oppure anche il memejacking, ossia la pratica di integrare un meme precedentemente creato da altri all’interno della propria strategia di marketing (nella maggior parte dei casi si tratta di usare un’immagine nota o di tendenza e di aggiungere il proprio tocco personale, come ha fatto The Salvation Army South Africa con The Dress). Nel caso delle GIF tutto ciò che serve è invece una serie di frame da mettere insieme in rapida successione, attraverso cui entrare in contatto con i propri interlocutori, dando loro ispirazione, leggerezza, risate e anche un senso di inclusione. Una volta scelto il messaggio che si intende veicolare e di conseguenza il materiale da selezionare, le GIF si rivelano infatti un eccellente modo per coinvolgere le persone, ad esempio per motivare i volontari in vista di un evento importante, oppure per raccontare ai donatori – in una sorta di teaser del contenuto più ampio – i momenti topici dell’attività (e della vita) di una onp e i progetti sul campo.

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E allora perché anche tu, con la tua onp, non fai un tentativo e provi a vedere quale impatto possano avere meme e GIF sui tuoi volontari e donatori? Anche perché, come direbbe Smokey Bear…