L’appello di Marevivo per salvare il mare dalla plastica
Al via la campagna #RisparmiamoPlasticaAlMare per fermare i rifiuti alla foce dei fiumi
Un appello rivolto a tutti, istituzioni e cittadini, per riuscire a bloccare i rifiuti prima che arrivino ai mari e agli oceani. È questa la campagna #RisparmiamoPlasticaAlMare promossa dall’associazione ambientalista Marevivo e diffusa in questi giorni su carta stampata e web grazie al lavoro di ricerca spazi pubblicitari gratuiti realizzato da Aragorn.
L’80% della plastica che finisce in mare arriva proprio dai fiumi, una situazione che va arrestata subito se si vuole salvare il mare. Per farlo occorre predisporre sistemi di raccolta dei rifiuti per fermare le plastiche direttamente alla foce dei corsi d’acqua: è possibile e costa molto meno che andare a recuperare i rifiuti sulle coste o in mezzo al mare.
Marevivo è pronta a intervenire con i suoi volontari, ma chiede l’aiuto e il contributo di tutti: con soli 10€ si possono raccogliere 4 kg di plastica direttamente alla foce dei fiumi (info su marevivo.it).
Il mare, quando è in buona salute, gioca un ruolo chiave nel regolare il clima: assorbe 1/3 dell’anidride carbonica e produce oltre la metà dell’ossigeno che respiriamo.
In base a uno studio pubblicato su Nature i fiumi che trasportano la maggiore quantità di plastica sono lo Yangtze, lo Xi e lo Huanpu (Cina), il Gange (India), il Cross (confine tra Camerun e Nigeria), il Brantas e il Solo (Indonesia), il Rio delle Amazzoni (Brasile), il Pasig (Filippine), l’Irrawaddy (Myanmar). E poi c’è il Citarum (Indonesia), da anni il corso d’acqua più inquinato del mondo, una vera e propria distesa di rifiuti galleggianti.
Molti grandi fiumi sversano i loro inquinanti anche nel Mar Mediterraneo, un mare piccolo e semi-chiuso che impiega più di 80 anni solo per il ricambio delle acque superficiali e centinaia per quelle profonde.
Informazioni
Aragorn: 02 46546742
Marevivo: clicca qui