Emergenza profughi, l’hub di Milano trasloca in via Sammartini

Emergenza profughi, l’hub di Milano trasloca in via Sammartini

A gestire la struttura è ancora Fondazione Progetto Arca

Stesse attività, stesso ente gestore, ma una nuova sede. L’hub per la registrazione e la prima accoglienza dei profughi giunti a Milano inizia il servizio in via Sammartini 120, ex magazzino di Grandi Stazioni, già proprietaria dei locali di via Tonale (dove l’hub aveva sede dallo scorso luglio).

Come prima, a gestire la struttura sono gli operatori di Fondazione Progetto Arca. Continua, inoltre, la collaborazione con la rete spontanea di associazioni e privati che si è costituita nel tempo e dà un grande valore aggiunto all’accoglienza: in primis Fondazione AVSI, che sostiene economicamente l’hub, ma anche Terre des Hommes, Fondazione L’Albero della Vita, Save the Children, Informatici Senza Frontiere, i medici di Ats Milano e il gruppo di volontari del Comune di Milano.

Dall’inizio dell’emergenza profughi, nell’ottobre del 2013, sono transitate da Milano circa 89.000 persone, di cui il 21,4% sono minori. “Il 50% dei profughi che arrivano in questi ultimi mesi all’hub – afferma Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca – fa richiesta di asilo politico in Italia a causa della chiusura delle frontiere. In passato erano solo l’1%. Per questo i posti liberi nei centri di accoglienza per i “transitanti” sono limitatissimi. La soluzione che intravedo, prima dell’ipotesi di chiudere i grandi centri, è quella suggerita anche da Papa Francesco alle diocesi: l’accoglienza diffusa. Questo significa l’allestimento di mini-centri, collocati per lo più in appartamenti e quindi capaci di ospitare nuclei familiari o al massimo 4-5 persone, che permetterebbe di liberare o alleggerire le strutture di prima accoglienza e di avviare percorsi efficaci di integrazione.”

Informazioni

Aragorn: 02 46546752
Fondazione Progetto Arca:
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