Il biglietto d’ingresso per andare a un concerto gospel? Ormai si entra con una trapunta, grazie a Fondazione Progetto Arca e al suo Gospel con la coperta!
Un format originale che, anche nel 2017, ha visto la Chiesa di San Fedele diventare la sede del concerto di Natale a sostegno dei senza dimora e al tempo stesso un punto di raccolta di capi invernali per chi una casa non ce l’ha più.
Come siamo riusciti, per il quinto anno consecutivo, a proporre con successo il Gospel con la coperta? Le parole chiave, come sempre, sono comunicazione e promozione: ecco perché, insieme a Progetto Arca, abbiamo strutturato una campagna di comunicazione, declinata in diversi materiali promozionali – dalle locandine e i programmi di sala alle newsletter e alle dem – e diffusa sui media tradizionali e digitali. La comunicazione e la promozione però non sono nulla senza dei buoni e validi contenuti, nel nostro caso senza un programma ricco e sorprendente. In tal senso il coro One Soul Gospel non ha fatto mancare proprio nulla, proponendo un repertorio composto da brani gospel della tradizione natalizia, brani pop ri-arrangiati e una sorpresa: i canti afro-americani sono stati accompagnati con entusiasmo e passione anche dalle ragazze del centro di accoglienza mamma-bambino di via Agordat, centro istituito nel 2016 per offrire ospitalità a donne migranti sole con bambini in attesa di protezione internazionale.
È così che il Gospel con la coperta ha raggiunto il sold out in breve tempo e ha continuato ad attirare molti avventori anche la serata stessa dell’evento: tante persone che, con pazienza e organizzazione, siamo riusciti a far accomodare all’interno della Chiesa. Soprattutto tante persone capaci di fermarsi al gazebo dei volontari di Progetto Arca e di fare un piccolo gesto, una piccola azione di solidarietà, che però può davvero fare la differenza in un periodo in cui vivere per strada diventa quasi impossibile. E, visti i risultati (36 scatoloni raccolti colmi di indumenti caldi), l’obiettivo è stato raggiunto, ancora di più quando tra coperte, sciarpe, maglioni, cappotti e guanti troviamo ancora i cartellini attaccati!
La stessa dinamica si è presentata anche il 17 dicembre, quando si è tenuta la replica all’Abbazia di Mirasole, dove Progetto Arca opera in collaborazione con Progetto Mirasole Impresa Sociale in progetti di inclusione sociale e accoglienza per persone in situazioni di emarginazione e difficoltà. Le sensazioni di soddisfazione e timore si sono sovrapposte quando abbiamo visto che il numero dei partecipanti era superiore ai posti a sedere conteggiati durante il sopralluogo. Ma anche questa volta non abbiamo mandato a casa nessuno, anzi abbiamo lasciato aperte le porte della Chiesa per permettere a tutti di assistere al concerto. La generosità è stata tanta: 22 scatoloni colmi di indumenti e 12 piumoni.
Anche in questo caso il supporto di Aragorn è stato quello di organizzare e supervisionare l’evento dalla “A alla Z”, coordinare l’attività di ufficio stampa e diffondere la notizia sui principali canali del web.
Obiettivi:
- sensibilizzare il pubblico nei confronti dell’urgenza sociale costituita dalle persone senza dimora, in particolare nel periodo invernale, sottolineando l’impegno della Fondazione e le sue azioni per fronteggiare l’emergenza freddo
- coinvolgere i donatori e le istituzioni in una serata di festa e farsi conoscere da una più ampia fascia di cittadini a cui presentare le attività svolte dalla Fondazione
- raccogliere coperte, sacchi a pelo e trapunte, utili per offrire aiuto e conforto alle persone senza dimora assistite dalla Fondazione sia in strada sia nei centri di accoglienza
- raccogliere donazioni in loco (salvadanai)
Attività:
- ideazione e pianificazione (contatti con artisti e location)
- studio creatività e campagna di comunicazione e promozione
- coordinamento generale
- gestione del pubblico e ospiti
- organizzazione e logistica
- supervisione generale in occasione dell’evento (allestimenti, regia, personale..)
- gestione amministrativa ed espletamento pratiche SIAE
Foto di Daniele Lazzaretto